Gennaio 27, 2020

Crisi di impresa – soluzioni dello Studio Flammia

Il DLgs. 12.1.19 n. 14, emanato in attuazione della L. 19.10.2017, ha introdotto nel nostro ordinamento il Codice della Crisi di Impresa e dell’Insolvenza, una riforma organica della disciplina delle procedure concorsuali. L’entrata in vigore della nuova disciplina è prevista per il 15.8.2020, decorsi 18 mesi dalla sua pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale (14.2.19).

Nella sua formulazione il legislatore ha voluto perseguire le seguenti finalità:

  • riordino della disciplina legata alla crisi e all’insolvenza, con la costituzione di una normativa unitaria che sostituisse l’attuale Legge Fallimentare (R.D. 16 marzo 1942, n. 267)
  • imposizione agli imprenditori dell’adozione di misure idonee e di un assetto organizzativo adeguato (art. 2086 del codice civile) per la rilevazione delle situazioni di crisi e l’adozione tempestiva delle opportune iniziative
  • salvaguardare la continuità delle imprese, attraverso l’avvio del processo di ristrutturazione nella fase di inizio della crisi
  • demandare agli Organismi di Gestione della Crisi dell’Impresa (OCRI) il processo di gestione della crisi

La nuova disciplina è pertanto ispirata ad una logica di prevenzione. E’attuata attraverso una serie di procedure di allerta, volte ad intercettare tempestivamente le situazioni di crisi aziendale e, attraverso gli opportuni interventi correttivi posti in essere dagli imprenditori con i consigli dei dottori commercialisti e degli avvocati specializzati in materia, per salvaguardare la continuità aziendale

In tale contesto viene attribuito un compito attivo di controllo rafforzato agli organi di vigilanza.

La nuova normativa disciplina tutte le situazioni di crisi o di insolvenza del debitore sia esso consumatore, professionista o imprenditore.

Gli strumenti di allerta e gli indicatori di crisi

L’individuazione tempestiva di situazioni di crisi viene affidata dalla nuova normativa agli strumenti di allerta, costituiti dagli obblighi organizzativi posti a carico dell’imprenditore e dagli obblighi di segnalazione a carico di soggetti qualificati:

Considerazioni conclusive

Il nuovo contesto normativo pone a carico di diversi soggetti coinvolti (Amministratori, Collegio Sindacale, Società di Revisione e creditori pubblici qualificati) precisi obblighi e responsabilità al fine di garantire la tempestiva gestione della crisi di impresa. I punti cardine della normativa possono essere sintetizzati come segue:

  • adozione di strutture organizzative adeguate
  • strutturazione di un processo di reporting e di monitoraggio, improntati in ottica di tipo prospettivo (forward looking)
  • costantemente monitoraggio del going concern, e degli indicatori di crisi di tipo prospettico
  • vigilanza del Collegio Sindacale e Società di Revisione
  • obblighi di segnalazione (interna e esterna) agli organi creditori pubblici qualificati al superamento di determinate soglie di esposizione
  • gestione della crisi aziendale demandata agli OCRI istituiti presso le camere di commercio

La soluzione integrata alle esigenze delle imprese

Lo Studio Flammia, con i suoi avvocati e con i dottori commercialisti, è al fianco delle imprese per aiutarle nel percorso di adeguamento alla nuova normativa con un approccio proattivo che permetta un’adozione efficace ed efficiente.

Step 1: Advisory

Analisi degli assetti organizzativi

Consulenza sugli Indicatori di crisi

Step 2: Audit

Incarichi di revisione

Valutazione di indici alternativi

Assurance ratios

Step 3: Tax & law

Gestione crediti/debiti tributari

Gestione pre-contenzioso

Ottimizzazione flussi finanziari

Gennaio 14, 2020

Prorogato per tutto il 2020 il credito d’imposta SUD per la realizzazione di nuovi investimenti

Credito d’imposta SUD

Prorogato dalla Legge di Bilancio 2020 il Credito di imposta SUD beni strumentali nuovi è un’agevolazione a favore di soggetti con reddito d’impresa che acquistano beni da destinare a unità produttive ubicate in Campania, Puglia, Calabria, Molise, Basilicata, Abruzzo, Sardegna e Sicilia.

Il Bonus Investimenti Sud 2020 prevede un diverso credito d’imposta a seconda della dimensione dell’azienda, pari al 45% per piccole imprese, 35% per medie imprese e 25% per le imprese di grandi dimensioni.

Cos’è il Bonus Investimenti Sud 2020?

Il bonus è un’agevolazione che prevede un credito d’imposta per tutte le aziende che investono in beni strumentali.

Il beneficio introdotto nel 2014, prevedeva la possibilità di accedere ad un credito d’imposta dell’importo pari a 10mila euro ed era compatibile sia con il Super ammortamento che con i voucher previsti per la digitalizzazione.

Nel 2016, con la Legge di Stabilità invece è stata riservata esclusivamente alle imprese del Sud ricadenti nei territori elencati, che avessero intenzione di acquistare beni strumentali.

Il successivo decreto dello stesso anno ha poi modificato la normativa relativa al credito di imposta:

  • estendendo l’agevolazione anche a tutte le imprese ubicate in Sardegna;
  • aumentando le aliquote dal 10 al 25% per grandi imprese, dal 15 al 35% per imprese di medie dimensioni e dal 20 al 45% per le piccole imprese;
  • consentendo, sulla base della normativa europea, l’accesso anche ad altri benefici;
  • aumentando il costo massimo agevolabile per ogni progetto.

Bonus Investimenti Sud 2020: destinatari e modalità di accesso

Le imprese di qualsiasi natura giuridica e dimensione, (inclusi gli enti non commerciali) che abbiano unità produttive nel Mezzogiorno, ovvero in Campania, Puglia, Calabria, Molise, Basilicata, Abruzzo, Sardegna e Sicilia, sono beneficiarie di questo Bonus.

Però si fa eccezione per alcuni settori quali: produzione e distribuzione energia, creditizio, finanziario e assicurativo, costruzione navale, fibre sintetiche e industria siderurgica e carbonifera.

Il credito di imposta è usufruibile solo in compensazione con il modello F24 tramite Entratel. Grazie alla proroga è valido per gli investimenti realizzati entro il 31 dicembre 2020, dal 1 gennaio 2016.

I beni strumentali non agevolabili sono i beni merce destinati alla vendita, quelli assemblati o concessi in comodato a terzi, beni strumentali nuovi e non usati.

Invece rientrano i beni acquisiti in leasing e quelli tramite locazione con opzione di acquisto finale.

Per tutte le aziende che vorranno manifestare la volontà di adesione al credito d’imposta, sarà presto disponibile presso l’Agenzia delle Entrate e relativo sito web istituzionale, il modello per richiedere le agevolazioni.

Contattaci per chiedere informazioni e per prenotare una consulenza.

Gennaio 9, 2020

La Regione Campania inaugura il nuovo anno con 25 milioni di euro per gli artigiani, i commercianti e gli ambulanti

Incentivi per le micro e piccole imprese artigiane

Incentivi per le micro, piccole e medie imprese operanti nel settore “Commercio” DGR N. 426/2019 E D.D. N. 610 DEL 30.12.2019. CUP: B29C19000000002 “POR FESR CAMPANIA 2014/2020 – RIENTRI JEREMIE – RIENTRI FONDO PMI – AVVISO PUBBLICO AIUTI ALLE MPMI OPERANTI NEL SETTORE DEL COMMERCIO” L’avviso è finalizzato ad accrescere la competitività delle imprese commerciali, attraverso la diffusione di soluzioni innovative ovvero la realizzazione di interventi finalizzati all’ampliamento dell’offerta commerciale ed è rivolto alle micro, piccole e medie imprese come classificate nell’Allegato I del Regolamento (UE) n. 651/2014, indipendentemente dalla loro forma giuridica, singole o in aggregazione, che abbiano unità oggetto dell’intervento nella Regione Campania, requisito in possesso al momento della richiesta del primo SAL, siano attive e operanti da almeno due anni alla data di pubblicazione dell’Avviso, abbiano quale attività principale alla data di pubblicazione dell’Avviso, così come registrato alla CCIAA competente, una fra quelle classificate dal codice ATECO 2007 Istat nella categoria G o I 56.00.00 (inclusi tutti i sottolivelli). Sono escluse le imprese che svolgono quale attività principale una di quelle identificate dai codici Ateco 46.1 Intermediari del commercio (inclusi tutti i sottolivelli) e 47.8 Commercio al dettaglio ambulante (inclusi tutti i sottolivelli) ed in ogni caso imprese che, a prescindere dal codice Ateco, siano iscritte con la qualifica di imprese artigiane al Registro delle Imprese della CCIAA. Possono, altresì, accedere alle agevolazioni di cui al presente Avviso le seguenti aggregazioni: a) i Consorzi o le Società Consortili di imprese; b) le Reti di Micro e Piccole Imprese (MPI) che intendano realizzare un progetto di rete. L’ammontare delle risorse destinate al finanziamento del presente Avviso è pari a 10 Milioni di Euro. Le tipologie di investimento ammissibili sono: •innovazioni organizzative tramite l’utilizzo delle TLC, •innovazione di marketing ovvero l’implementazione di azioni di marketing che comportano cambiamenti alla promozione dei prodotti o nelle politiche di prezzo, e-commerce, •investimenti per favorire il miglioramento delle performance ambientali aziendali attraverso la riduzione significativa degli impatti delle attività produttive dell’impresa, •investimenti per migliorare i livelli di sicurezza nei luoghi di lavoro, •formazione specialistica per le innovazioni introdotte. Le spese ammissibili sono relative a •opere murarie, sistemazioni impiantistiche, nel limite del 30% del totale del programma di spesa, •macchinari, impianti ed attrezzature nuovi di fabbrica, mezzi mobili, identificabili singolarmente ed a servizio esclusivo dell’attività oggetto delle agevolazioni, •programmi informatici, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi e la relativa formazione specialistica, nel limite del 30% del programma di spesa, •consulenza specialistica in tema di ICT, marketing e innovazione nel limite del 5% del totale del programma di spesa, •spese relative al capitale circolante, inerenti all’attività d’impresa, nella misura massima del 30% del programma di spesa, limitatamente a interessi passivi su finanziamento bancario, spese per acquisizione garanzie, materie prime, materiali, semilavorati. La procedura di selezione delle domande di agevolazione è a “sportello valutativo”. Saranno considerate presentate contemporaneamente tutte le domande di partecipazione pervenute e firmate all’interno di un arco temporale di 20 minuti a partire dagli orari di apertura della procedura informatica. Nel caso in cui le risorse finanziarie non consentano l’accoglimento integrale delle domande con lo stesso ordine cronologico queste sono ammesse all’istruttoria e finanziate in base alla posizione assunta nell’ambito di una specifica graduatoria di merito fino ad esaurimento delle disponibilità finanziarie. Il programma di spesa deve essere avviato dopo la presentazione della domanda e dovrà prevedere spese ammissibili per un importo minimo di 10.000,00 € ed importo massimo di 50.000,00 € per progetti presentati da singole imprese ed importo minimo di 50.000,00 € e importo massimo di 250.000,00 € per progetti presentati da aggregazione formali di imprese. Le aggregazioni formali di imprese devono essere composte da almeno 5 (cinque) imprese. Le agevolazioni sono concesse in regime “de minimis” nella forma di un contributo a fondo perduto nella misura massima del 50% del totale delle spese ammissibili del programma di spesa e quindi fino ad un importo massimo di 25.000,00 euro per programmi di spesa presentati da singola impresa e 70% del totale delle spese ammissibili del programma di spesa e quindi fino ad un importo massimo di 175.000,00 euro per le aggregazioni di imprese. L’avviso sarà visionabile sul sito della Regione Campania, di Sviluppo Campania ed al link http://sid2017.sviluppocampania.it Le domande di agevolazione dovranno essere compilate on line, accedendo, previa registrazione, al sito http://sid2017.sviluppocampania.it e inviate mediante procedura telematica. Dal 10 gennaio 2020 sarà resa disponibile sui siti della Regione Campania e di Sviluppo Campania spa la modulistica per la presentazione delle istanze. Dal 16 gennaio 2020 all’indirizzo http://sid2017.sviluppocampania.it sarà possibile iniziare la registrazione nel sistema e la successiva compilazione della modulistica. Dalle ore 16.00 del 03.02.2020 sarà possibile presentare domanda fino alle ore 16.00 del 04.03.2020. Il termine ultimo del 04.03.2020 potrà essere anticipato alla data in cui saranno presentate richieste di contributi pari al 150% della dotazione finanziaria disponibile, dandone informativa sul sito di Sviluppo Campania e della Regione Campania. L’erogazione delle agevolazioni avviene a richiesta del proponente per un massimo di due SAL: •il primo, pari al 50% del contributo a fondo perduto, dopo la realizzazione del 50% del programma di spesa complessivo; •il secondo, a saldo, alla realizzazione dell’intero investimento e previo controlli in loco. L’erogazione avviene su fatture quietanzate oppure con presentazione fatture previa apertura di conto corrente vincolato da parte dell’impresa beneficiaria. Tutte le informazioni concernenti l’Avviso pubblico e gli eventuali chiarimenti di carattere tecnico-amministrativo possono essere richieste a mezzo pec all’indirizzo commerciantidgr426@pec.regione.campania.it. SCARICA L’AVVISO

Incentivi per le micro e piccole imprese operanti nel settore “Commercio ambulante”

R N. 426/2019 E D.D. N. 610 DEL 30.12.2019. CUP: B29C19000000002 “POR FESR CAMPANIA 2014/2020 – RIENTRI JEREMIE – RIENTRI FONDO PMI – AVVISO PUBBLICO AIUTI ALLE MPI ARTIGIANE” L’avviso è finalizzato a sostenere programmi di spesa per la competitività delle imprese artigiane ed è rivolto alle micro e piccole imprese che abbiano l’unità oggetto dell’intervento nella Regione Campania, siano attive ed operanti da almeno due anni alla data di pubblicazione dell’Avviso e risultino iscritte nell’apposita sezione speciale del Registro delle Imprese istituita presso la CCIAA territorialmente competente alla data di pubblicazione dell’Avviso. L’ammontare delle risorse destinate al finanziamento del presente Avviso è pari a 10 Milioni di Euro. Le tipologie di investimento ammissibili sono: •lo sviluppo di lavorazioni con utilizzo di nuove tecnologie e nuovi materiali, •lo sviluppo di nuove applicazioni di prodotto e design, le innovazioni organizzative tramite l’utilizzo delle TLC, l’adozione di nuovi metodi che hanno lo scopo di aumentare le prestazioni dell’impresa, l’adozione di nuove soluzioni cloud computing, •l’implementazione di azioni di marketing che comportano significativi cambiamenti alla promozione dei prodotti o nelle politiche di prezzo, e-commerce, •il miglioramento delle performance ambientali aziendali, •il miglioramento dei livelli di sicurezza nei luoghi di lavoro. Le spese ammissibili sono relative a: •impianti, macchinari, attrezzature, •programmi informatici, brevetti, licenze, know-how, conoscenze tecniche non brevettate con la relativa formazione specialistica nel limite del 30% del totale del programma di spesa, •servizi specialistici in tema di ICT, marketing e innovazione nel limite del 5% del totale del programma di spesa, •spese relative alla ristrutturazione della sede operativa – in misura non superiore al 30% del programma di spesa – e installazione di impianti, strettamente necessari e funzionali allo svolgimento dell’attività di impresa, •spese relative al capitale circolante nella misura massima del 30% del programma di spesa, limitatamente a interessi passivi su finanziamento bancario, spese per acquisizione garanzie, materie prime, materiali, semilavorati. La procedura di selezione delle domande di agevolazione è a “sportello valutativo”. Saranno considerate presentate contemporaneamente tutte le domande di partecipazione pervenute e firmate all’interno di un arco temporale di 20 minuti a partire dagli orari di apertura della procedura informatica. Nel caso in cui le risorse finanziarie non consentano l’accoglimento integrale delle domande con lo stesso ordine cronologico queste sono ammesse all’istruttoria e finanziate in base alla posizione assunta nell’ambito di una specifica graduatoria di merito fino ad esaurimento delle disponibilità finanziarie. Il programma di spesa deve essere avviato dopo la presentazione della domanda e dovrà prevedere spese ammissibili per un importo minimo di 10.000,00 € ed un importo massimo di 50.000,00 €. Le spese ammissibili si intendono al netto dell’IVA. Le agevolazioni sono concesse in regime di “de minimis” nella forma di un contributo a fondo perduto, nella misura massima del 50% del totale delle spese ammissibili del programma di spesa, fino ad un importo massimo di 25.000,00 euro. L’avviso sarà visionabile sul sito della Regione Campania, di Sviluppo Campania ed al link http://sid2017.sviluppocampania.it Le domande di agevolazione dovranno essere compilate on line, accedendo, previa registrazione, al sito http://sid2017.sviluppocampania.it e inviate mediante procedura telematica. Dal 10 gennaio 2020 sarà resa disponibile sui siti della Regione Campania e di Sviluppo Campania spa la modulistica per la presentazione delle istanze. Dal 16 gennaio 2020 all’indirizzo http://sid2017.sviluppocampania.it sarà possibile iniziare la registrazione nel sistema e la successiva compilazione della modulistica. Dalle ore 13:00 del 03.02.2020 sarà possibile presentare la domanda fino alle ore 13:00 del 04.03.2020. Il termine ultimo del 04.03.2020 potrà essere anticipato alla data in cui saranno presentate richieste di contributi pari al 150% della dotazione finanziaria disponibile, dandone informativa sul sito di Sviluppo Campania e della Regione Campania. L’erogazione delle agevolazioni avverrà a richiesta del proponente per un massimo di due SAL: •il primo, pari al 50% del contributo a fondo perduto, dopo la realizzazione del 50% del programma di spesa complessivo •il secondo, a saldo, alla realizzazione dell’intero investimento e previo controlli in loco. L’erogazione avviene su fatture quietanzate oppure con presentazione fatture previa apertura di conto corrente vincolato da parte dell’impresa beneficiaria. Tutte le informazioni concernenti l’Avviso pubblico e gli eventuali chiarimenti di carattere tecnico-amministrativo possono essere richieste a mezzo pec all’indirizzo